Ha appena superato il record di punti in carriera nella NCAA femminile, ma è anche vicinissima a battere il record assoluto di punti segnati di Pete Maravich - una vera leggenda dello sport dei college USA. E non si tratta di qualcuno che ha avuto una grande esposizione mediatica precedente, tipo Bronny James (il figlio di LBJ; buon difensore e se la cavicchia diciamo, ma ben lontano dal rendimento del padre), ma di qualcuno di inatteso: una ragazza dal fisico abbastanza ‘normale’ (…non è 1.95, intendo) dell’Iowa, provincia profonda se ne esiste una. Caitlin ricorda moltissimo un certo S.Curry nella naturalezza del tiro, nella beata tranquillità con cui piazza tiri insensati - anche con una certa sana strafottenza - ma sa anche passare la palla molto bene, e lo fa volentieri. Qui un paio di highlights.
Se da una parte la ascesa di una giocatrice come la Clark conferma che il basket USA, tutto quanto, è ormai un altro sport rispetto a quello che si giocava anche solo 10 anni fa, direi che abbiamo la riprova di quanto sia stato cruciale vedere giocare Steph Curry per una nuova generazione di giocatori. E ora che attenzione e hype sono alle stelle per la Clark, chissà: interviste, sponsor e tutto il circo sono roba che può aiutare il movimento del basket femminile, WNBA e oltre. E se prima c’era appunto Steph, una bimba adesso può vedere Caitlin e dire, quasi quasi ci provo anche io…