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cake
Cake day: June 14th, 2023

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  • Ottima lettura, grazie. Per quello che vale la mia esperienza personale, confermo molto di quello che ho letto; la curva è certamente un luogo di grandi contraddizioni - si va dallo sbandato del quartiere che fa il giro dei bar fino al professionista cittadino - ma che sa essere vitale e perfino qua e là sorprendente x il tipo di legami che possono nascere. Vero anche che la deriva delle grandi curve della A - troppe ormai per negarlo - è quella che viene descritta, e quindi compiutamente criminale; ma la forza di suggestione del sentirsi insieme è sempre lì, potentissima, e che aspetta di essere raccolta e organizzata magari in modo più sano. A volte mi verrebbe da dare la colpa alle varie grandi agenzie politiche\religiose di produzione di senso, che quel sentirsi insieme, quel bisogno di identità non sanno più raccoglierla e rappresentarla, per motivi probabilmente in parte chiari (liberalismo individualista, fuga dal sacro etc) e in parte no. Se non è il caso di fare i romantici e di considerare le curve come l’ultimo baluardo contro la deriva dello sport come pura spettacolarizzazione - perchè, come bene viene spiegato qui, la realtà è molto più complicata, e più sporca di così - nemmeno mi sembra lecito demonizzare una delle ultime situazioni collettive di partecipazione, riconoscimento e rispecchiamento.










  • Per me il migliore album dei Sebadoh, a mani basse…o almeno quello cui sono più affezionato. Sgangherati e lo-fi il giusto quando devono pestare ( sacred attention), intimisti e vulnerabili quando serve (happily divided,two years two days) senza essere zuccherosi. Ci sono altri singoli sparsi riusciti nella loro discografia, ma questo per me resta quello che metto su più volentieri





















  • Vero, la scelta di Detroit x il Gallo sembra in effetti dovuti a fattori come il fratello e direi anche per via del suo agente (figlio del famoso Tellem, che ora è nella dirigenza Pistons). Cose che probabilmente fanno passare in secondo piano altre considerazioni; anche se stanotte i Pistons hanno vinto contro i Wizards, si direbbe che a fine carriera si cercano non tanto i soldi - ha guadagnato mica male il Gallo - ma un pò di gloria e di roba da mettere in bacheca. Purtroppo forse il momento più adatto era l’anno scorso ai Celtics, l’ ultimo serio infortunio non ci voleva davvero (…e noi lo avremmo avuto ai Mondiali, mannaggia)





  • Fantastico album ! Tra l’altro in Hunter and the Hunted ci suona Herbie Hancock. se non avete mai sentito questa fase dei Simple Minds, scordatevi i cori poppetari da stadio . Qui (e nei dischi prima, soprattutto Empires and Dance) erano al loro apice, con il basso di Derek Forbes a fare da motore (il giro di Glittering prize è da urli); a riprova, da questo disco direi la title-track e King is white and in the crowd per credere.


  • Personalmente ad es. ero più favorevole al vecchio formato, invece - una vera coppa dei Campioni, unicamente riservata ai vincitori dei rispettivi campionati, e una coppa UEFA con partecipanti di altissimo livello (tutte le squadre arrivate dalla seconda alla terza/quarta/quinta posizione in ogni campionato, in base al coefficiente UEFA), e quindi comunque ben prestigiosa.

    Premessa: x la Superlega parliamo di un qualcosa ancora per aria. Il diavolo, si sa, sta nei dettagli. L’unica cosa che si è capita è che si vorrebbe organizzare un torneo chiuso, dove non hai bisogno di qualificarti, e dove quindi non conta il merito sportivo, e dove l’appeal ( e i soldi delle TV) verrebbero dal fatto di poter vedere ogni settimana City-Bayern, Milan-Barcellona ,Liverpool-PSG, Inter-Real e così via. Insomma: l’idea è di fregare il giocattolo Champions League ( soprattutto i suoi ricavi) alle zampe della UEFA e al suo codazzo di dirigenti e burocrati : follow the money, come sempre. La gente paga per vedere noi, e allora ce la gestiamo noi. Questa l’ispirazione, questo lo scopo. Con una competizione chiusa così concepita, riservata ai pezzi grossi del calcio europeo di adesso, per questi squadroni l’ultima parvenza di merito - se vuoi giocare la CL devi ancora qualificarti ogni anno nel tuo campionato - andrebbe a finire, in nome del devo proteggere il mio investimento dal gol del Sassuolo al 93 alla penultima giornata che mi impedirebbe di qualificarmi quest’anno. Il colpo subito al prestigio e alla struttura dei campionati nazionali ci sarebbe eccome.

    Di nuovo, ovviamente qui nessuno difende la UEFA più di tanto, figurarsi. Ma il valore sportivo dei campionati credo abbia diritto di essere difeso, tutto qui. Se il modello è quello dello sport USA - cosa che capisco - allora non solo mancherebbe il potentissimo meccanismo del draft come fattore di equilibrio e di strategia, ma andrebbe implementato anche un salary cap, hard o soft, e fatto rispettare seriamente.

    EDIT - la proposta appena uscita è parecchio diversa dall’embrione di Superlega di cui parlavo, e certamente ha accolto parte delle critiche uscite all’epoca. Prestissimo per capire se si andrà avanti e come, le parti in campo si riposizionano.


  • Eh sì, a LA vogliono vincere, sono stufi (e va detto che come lineup adesso fanno abbastanza spavento). Sarebbe interessante vedere come si sono assicurati i Dodgers rispetto ad un suo possibile infortunio…Dubito abbiano fatto come i Knicks ai tempi di Amare Stoudemire - nessuno aveva assicurato il contratto, visto come era conciato. Comunque i Dodgers ancora non hanno annunciato la firma, pare x questioni di roster