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Cake day: September 15th, 2023

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  • A leggere le motivazioni per cui la Toscana ha deciso di spendere 220k si resta senza parole…

    Lo sviluppo delle telecomunicazioni sta creando grande interesse per la possibilità di nuove applicazioni, ma al contempo sta anche aumentando la preoccupazione per gli effetti non ancora del tutto conosciuti sulla salute. In seguito alla valutazione della IARC del 2013, che aveva definito i campi elettromagnetici a radiofrequenze come possibili cancerogeni per gli effetti su tumori della testa legati all’uso prolungato del cellulare, sono stati condotti numerosi studi che hanno indagato le associazioni tra l’esposizione a lungo termine a campi elettromagnetici e vari problemi di salute, oncologici e non.

    Le esposizioni derivanti non dall’uso del telefono cellulare, ma da altri sorgenti, quali le stazioni radiobase (SRB), sono di natura diversa, soprattutto perché i possibili effetti non sono limitati alla testa e, come appare da studi di monitoraggio, sono di minore intensità. Ad oggi gli studi sugli effetti sulla salute dell’esposizione alle stazioni radiobase forniscono risultati contrastanti ed evidenze ancora inconcludenti.










  • Mi sembra plausibile che in Libano ci sarà, mutatis mutandis, più o meno la stessa reazione che c’è stata in Israele l’anno scorso (e sicuramente non ne saranno sorpresi gli israeliani).

    NB
    Non sto confrontando l’azione di Israele con quella di Hamas dell’anno scorso (le tragedie non vanno mai confrontate e inserirle, anche a parimerito, in una qualche classifica è semplicemente idiota); sto solo osservando che la psicologia di massa funziona più o meno allo stesso modo a prescindere da quanto “occidentale” sia la popolazione in oggetto: a violenza si tende a voler rispondere con violenza, a morte con morte.












  • Il punto è che l’articolo prende quella che evidentemente è stata un’azione contro la Russia e cerca di descriverla come un complotto Usa/Ucraina ai danni dell’Europa.

    Capiamoci: la Germania è stata sicuramente danneggiata economicamente dalla distruzione di Nord Stream e magari i tedeschi avrebbero ceduto alla tentazione di mantenere NS1 in funzione (NS2 era già bloccato) finché rivedevano le via di rifornimento di gas naturale, ma da qui a dire che l’obiettivo del sabotaggio fossero Germania e Unione Europea c’è un abisso!

    Abisso che peraltro l’articolo manco prova a colmare, limitandosi a insinuare che, siccome c’è stato un danno, allora in virtù di una mai esplicitata “analisi politica” si debba concludere che il sabotaggio faccia parte di una ancor meno spiegata “strategia che ha avuto come bersaglio l’economia e l’autonomia dell’Europa” (ovviamente l’autore ben si guarda dall’applicare la stessa sballata logica alle azioni della Russia, che sono all’origine, oltre che dello stesso sabotaggio, di innumerevoli e più ingenti danni alle nazioni europee).