Sì, l’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta il centrosinistra
@politica
https://pagellapolitica.it/articoli/meloni-autonomia-differenziata-costituzione-centrosinistra
Lo ha detto Giorgia Meloni, difendendo la nuova legge approvata dal Parlamento. Abbiamo controllato e la sua ricostruzione è sostanzialmente corretta
Al di là di chi sia stato a “volerla”, e al di là del fatto che come tutto il resto è solo una sceneggiata per distrarre il popolino e nei fatti non cambierà niente:
Quale sarebbe il problema? Il meridione vive di sussidi e assistenzialismo da almeno 80 anni. Miliardi finiti in un buco nero.
C’è più differenza culturale fra Palermo e Milano che fra Milano e la Germania.
C’è stato un referendum (chi se lo ricorda più?) al riguardo nel 2017 in lombardia ed è passato il SI con il 96% dei consensi. Affluenza al 38% ma allora invalidiamo le europee? Facciamolo eh, volentieri. Ma quale più chiara indicazione del fatto che i lombardi non vogliono stare in italia? Il diritto all’ autodeterminazione vale solo per qualcuno?
L’ unica cosa che condividiamo è una lingua che non è neppure organica ed è stata imposta più o meno con la forza.
Il nord a oggi è territorio occupato. La finanza lavora con due metri di giudizio diversi al nord e al sud. Se (e me lo auguro per voi) non avete mai avuto occasione di averci a che fare e non vi sia chiaro il bias culturale di chi applica le leggi, le statistiche parlano chiarissimo - l’ evasione è combattuta al nord e ampiamente tollerata al sud, come è tollerato una generale mancanza di applicazione dei miliardi di commi e obblighi su tutto, dall’ edilizia ai vari patentini anche per andare a pisciare, che al nord sono severamente applicati peggio che in svizzera e al sud vale tutto perchè sono bravi guaglioni.
Il nord mantiene il sud e il sud gli piscia in testa a ogni occasione. Neoborbonici, prendete in mano il vostro destino, o sole o mare e diventate la potenza mondiale alla quale vi atteggiate e lasciateci in pace. No?
Invece a ogni sussurro di “vi togliamo un po’ di sussidi” tutti a stracciarsi le vesti e l’ unità d’ Italia e stocazzo, quando i polentoni li odiate a morte quanto noi odiamo voi.
deleted by creator
no?
Il problema é che ad oggi ciò che é stato dato alle regioni mediamente ha smesso di funzionare e costa molto (ma molto) di più. I disagi per chi deve lavorare su più territori, come imprese e professionisti, é enorme.
Non sto parlando “dell’arretrato” sud, ma di regioni come lombardia e piemonte.
Togliete sanità, istruzione e trasporti dalle grinfie delle regioni, vi prego.
Altro che cagate elettorali, l’autonomia é una merda!@Bouc esattamente!
@bioparco Perdonami ma la tua risposta trasuda di qualunquismo e ignoranza.
Il qualunquismo di chi per far approvare una legge è disposto a esagerare le differenze tra italiani che risiedono in aree diverse del paese.
L’ignoranza di chi afferma che«C’è più differenza culturale fra Palermo e Milano che fra Milano e la Germania»
affermazione priva di logica oltre che un paragone davvero stupido, con la Germania che è uno degli Stati più divisi e diversificati dell’Occidente 🤣
zero argomentazioni e insulti
la Germania che è uno degli Stati più divisi e diversificati dell’Occidente
Germania ed Austria sono Paesi federali esattamente come avrebbe dovuto essere l’Italia. Tra l’altro, il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no.
@MrAlagos non voglio fare lezioni di istituzioni comparate, ma ti ricordo che l’Italia è uno stato unitario da un secolo e mezzo, e che come ha giustamente detto @anarchiversitario le cosiddette differenze tra italiani sono più che altro una narrazione piuttosto esagerata. Le differenze tra un siciliano e un bergamasco sono di gran lunga minori rispetto a quelle che intercorrono tra un Catalano e un Madrileno, o tra un Parigino e un abitante di Strasburgo.
La volontà di fare gli italiani è stata perseguita con forza subito dopo il Risorgimento e il sentimento nazionale italiano è ancora molto forte.
Inoltre non esistono casi nella storia in cui degli Stati unitari siano diventati stati federali mentre il caso dell’Unione Sovietica trasformata in Confederazione degli stati indipendenti ha evidentemente mostrato tutti i propri limiti portando alla ulteriore dissoluzione di quel paese.
Uno stato unitario non può diventare stato federale se non a causa di forti tensioni etniche che qui in Italia semplicemente non esistono!Il federalismo è sempre servito per unificare e non per dividere!
Lo stesso confederalismo Democratico teorizzato da Abdullah Öcalan nasce per unificare tribù e popoli fortemente connotati per etnia e religione, con l’evidente volontà di emanciparsi da finti Stati unitari come la Siria o l’iraq o da veri e propri imperi come la Turchia e l’iran!
Il progetto federalista italiano è morto con i federalisti risorgimentali perché è stato superato dallo Stato nazionale unitario.
Il presunto progetto federalista italiano portato avanti dalla Lega Lombarda e della Liga Veneta era fondato sulla idea di Secessione, ma non ha mai raccolto più del 20% su base regionale. D’altra parte la buffonata sfociata nella modifica del Titolo V della Costituzione è stata una idea malsana di D’Alema e di quel partito della sinistra Democratica che voleva strizzare l’occhio all’elettorato della Lega Lombarda.
Il progetto devastante della cosiddetta autonomia differenziata affonda le radici proprio nella ridicola modifica costituzionale del 2001 ed è stato favorito già nella scorsa legislatura dai potentati legati ai presidenti di regione, che in modo grottesco vengono chiamati governatori da una stampa inadeguata e culturalmente prona al sensazionalismo (e alle leccate di culo dei capi e capetti che ne controllano le linee editoriali).
Per il resto, l’affermazione
il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no
è semplicemente sbagliata
Purtroppo di esempi di Paesi “unitari” spaccati come l’Italia ce ne sono molti altri, e quasi tutti si stanno trascinando i problemi da decenni o secoli esattamente come noi. Quando manca la volontà o la possibilità di fare riforme agli ordini prestabiliti che sono ritenuti intoccabili succedono queste cose.
La Spagna ha concesso autonomie molto più forti di quelle italiane dopo la caduta del fascismo, che le aveva abolite. L’Italia invece dopo la caduta del suo fascismo ha disatteso la costituzione repubblicana per 22 anni, istituendo solo nel 1970 le amministrazioni regionali. Questo è il bel modello unitario all’italiana.
Il progetto federalista italiano è morto con i federalisti risorgimentali perché è stato superato dallo Stato nazionale unitario.
I problemi invece sono ancora tutti qua.
Se la secessione, per fortuna, non ha portato risultati a livello nazionale, un superamento di quelle idee con progetti di maggiore autonomia stanno evidentemente raccogliendo un consenso popolare molto maggiore, a partire dalla riforma del Titolo V e arrivando alla sua implementazione nella legislazione e nell’ordinamento (perché di questo stiamo parlando, come sempre con i tipici vent’anni di ritardi italiani). E’ completamente legittimo.
Se ci sono esempi di libertari che combattono per la centralizzazione violenta o forzata in uno Stato che distrugga le diversità e riduca le autonomie sono curioso di conoscerli.
> La Spagna ha concesso autonomie molto più forti di quelle italiane dopo la caduta del fascismo, che le aveva abolite.
La Spagna è un ex impero, umiliato dalle potenze straniere che l’hanno distrutto (Inghilterra, Francia e USA) in cui si parlano 3 lingue diverse e in cui la repressione fascista verso i Catalani e i Baschi ha prodotto ferite incurabili.
> L’Italia invece dopo la caduta del suo fascismo ha disatteso la costituzione repubblicana per 22 anni, istituendo solo nel 1970 le amministrazioni regionali.
L amministrazioni regionali sono poco più che i dipartimenti napoleonici
> un superamento di quelle idee con progetti di maggiore autonomia stanno evidentemente raccogliendo un consenso popolare molto maggiore, a partire dalla riforma del Titolo V
La riforma del titolo V è stata votata solo perché pubblicizzata come compromesso per evitare la secessione leghista. Al momento si tratta della riforma più autolesionista mai fatta da uno stato europeo, visto che ha determinato l’esplosione incontrollata della spesa pubblica. Bella riforma, eh…
> Se ci sono esempi di libertari che combattono per la centralizzazione violenta o forzata in uno Stato che distrugga le diversità e riduca le autonomie sono curioso di conoscerli.
Risparmiati gli straw man, per cortesia
in cui la repressione fascista verso i Catalani e i Baschi ha prodotto ferite incurabili
In Italia dopo la guerra civile invece, con territori persi e territori che erano stati repressi dal fascismo, territori in cui c’è stata l’invasione e la collaborazione dei nazisti ma anche la Resistenza, territori che hanno minacciato la secessione armata (alcuni lo hanno fatto per decenni) e hanno ottenuto il contentino dello statuto speciale, la transizione post fascista è stata una passeggiata di salute.
L amministrazioni regionali sono poco più che i dipartimenti napoleonici
Charles De Gaulle è caduto per aver tentato di rendere la Francia più decentralizzata; non era certo un pazzo o uno sporco secessionista leghista ignorante. Al confronto dell’Italia la Francia è ancora una gabbia di ferro che si sta disgregando, saranno costretti a concedere alla Corsica qualcosa di più simile al nostro statuto speciale mentre per i territori d’oltremare che già hanno più autonomia non sembra comunque bastare.
Al momento si tratta della riforma più autolesionista mai fatta da uno stato europeo, visto che ha determinato l’esplosione incontrollata della spesa pubblica.
Ci vuole davvero tanto coraggio ad incolpare una riforma che finora è stata applicata per un numero davvero esiguo di ambiti mentre negli anni i governi centrali hanno sprecato soldi a destra e a manca nei modi più fantasiosi, hanno ignorati problemi gravi e strutturali che perdurano da decenni e hanno pure avallato tagli scriteriati e dannosissimi che hanno messo in ginocchio milioni di persone per l’incapacità dei pochi.
Straw man o meno, aspetto esempi di libertari che lottano per la centralizzazione.
> hanno ottenuto il contentino dello statuto speciale, la transizione post fascista è stata una passeggiata di salute
Rispetto alla Spagna direi di sì. Qui quelle ferite sono state rimarginate tutte, tranne che presso alcuni nuclei radicalizzati ormai irrilevanti socialmente e politicamente
> Charles De Gaulle è caduto per aver tentato di rendere la Francia più decentralizzata
CdG è caduto perché dopo aver trasformato la democrazia parlamentare in un consolato romano quinquennale. Ha conseguito la propria missione e la destra francese non aveva più motivo di sostenerlo per le stronzate.
> Ci vuole davvero tanto coraggio ad incolpare una riforma che finora è stata applicata per un numero davvero esiguo di ambiti mentre negli anni i governi centrali hanno sprecato soldi a destra e a manca nei modi più fantasiosi
Basta vedere il tracollo della sanità e della scuola successivo alla modifica Titolo V per capire cosa è successo. Tant’è vero che non esiste nessun costituzionalista che non condanni modi e contenuti di quella riforma.
Poi stranamente, persone che disperatamente tentano di difendere quella riforma costituzionale, stanno uscendo solo da qualche mese nel dibattito pubblico: fenomeno spiegabile solo con la volontà di difendere l’oscenità normativa dell’autonomia differenziata.
> Straw man o meno, aspetto esempi di libertari che lottano per la centralizzazione
Siccome vedo che per la seconda volta mi fai questa domanda, cerco di spiegarti perché la frase
il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no
è sbagliata.
Come ho già spiegato, il federalismo libertario non c’entra nulla con il dibattito italiano, uno stato unitario da 160 anni che da 160 anni non presenta serie proposte federaliste a causa dell’insussistenza di quest’esigenza.
L’unità dello stato italiano è sempre stata imprescindibile in quanto è stato, tra alti e bassi, l’unico baluardo alle potenze straniere che volevano spartirsi la penisola (ricca ed egregiamente posizionata nel Mediterraneo) in base a sfere di influenza e alle consorterie mafiose di carattere locale che dai tempi dei feudatari o delle cosche nobiliari della Roma del Duecento, per arrivare alle signorie industriali di fine Ottocento e inizio Novecento e alle cupole malavitose di fine secolo.
Il cosiddetto federalismo in italia è solo la veste ripulita indossata dai complici della liquidazione del Paese
A me questa diatriba sulle posizioni che avevano altri oltre vent’anni fa sembra sterile e, francamente, stupida.
Anche ignorando che il PD di oggi ha ben poco a che fare con l’ulivo di allora (non più di quanto FdI abbia a che fare col defunto Popolo della Libertà), il sottinteso che chi abbia in passato iniziato un qualche progetto riguardo l’autonomia ora non possa che concordare pienamente con quanto scritto da Calderoli è del tutto idiota.